Papa Francesco saluta la Grecia e ricorda ai ragazzi di non cedere al consumismo

Terminato il 35esimo viaggio apostolico di Papa Francesco a Cipro e in Grecia. Il volo papale è decollato stamattina dall’aeroporto di Atene, dopo la cerimonia di congedo e un breve colloquio a porte chiuse con il Ministro degli Affari Esteri. L’atterraggio, allo scalo di Roma Ciampino, è previsto alle ore 12:35.

In precedenza, l’ultimo incontro pubblico in terra ellenica: quello con i giovani presso la scuola San Dionigi delle Suore Orsoline a Maroussi. Toccanti le testimonianze che hanno aperto l’appuntamento, soprattutto le parole di un giovane siriano che ha raccontato l’odissea del suo viaggio in mare a causa della guerra e delle bombe che hanno colpito la sua casa ad Aleppo. Un’altra ragazza invece ha parlato dalla sua fede continuamente messa in discussione dalle vicissitudini della vita.

“È importante alimentare lo stupore e la bellezza della fede!”, ha affermato il Papa, che ha aggiunto: non siamo cristiani perché dobbiamo, ma perché è bello. E proprio per custodire questa bellezza diciamo no a ciò che vuole oscurarla”. “Nella realtà – ha proseguito – le sirene di oggi vogliono ammaliarvi con messaggi seducenti e insistenti, che puntano sui guadagni facili, sui falsi bisogni del consumismo, sul culto del benessere fisico, del divertimento a tutti i costi”. Per Francesco sono tanti i fuochi d’artificio, che brillano per un attimo, ma lasciano solo fumo nell’aria.

“Tuttavia – ha continuato – sullo schermo manca l’altro, mancano i suoi occhi, il suo respiro, le sue mani. Lo schermo facilmente diventa uno specchio, dove credi di stare di fronte al mondo, ma in realtà sei solo, in un mondo virtuale pieno di apparenze, di foto truccate per sembrare sempre belli e in forma. Che bello invece stare con gli altri, scoprire la novità dell’altro! Coltivare la mistica dell’insieme, la gioia di condividere, l’ardore di servire!”.