PREGHIAMO PER LA PACE

E’ nella mente di tutti noi l’orrore dei bambini uccisi in Siria. Il mondo s’è scosso e condanna le azioni di Assad, eppure quella guerra dura da anni e, in questi anni, ne sono morti a migliaia di bambini e sono stati uccise cinquecentomila persone. Con tutte le conseguenze delle guerre: mutilazioni, orfani, vedove, sfollati, rifugiati, violenze di ogni tipo. E i bambini uccisi sono più di diecimila. Tante volte il Papa ha lanciato un appello pressante per la pace per la ‘martoriata e amata’ Siria. Ha creato cardinale il nunzio apostolico veronese Mario Zenari per mostrare, in concreto, la vicinanza della Chiesa alla popolazione siriana. Ha chiamato al dialogo e alla preghiera. I bambini morti in questi giorni, così crudelmente, hanno scosso l’opinione pubblica mondiale. Una tragedia che ha dato l’ok agli USA per passare ai dati di fatto: con i raid di questa notte alla base aerea da cui sono partiti gli attacchi che martedì hanno ucciso 80 persone. Mentre si discute ancora sulla verifica o meno di armi chimiche usate nell’attacco di martedì e sulla possibile strumentalizzazione delle notizie, dopo 6 anni di guerra oggi un Russia e USA si trovano drammaticamente troppo vicine. Ogni azione fatta in Siria interessa una quantità di nazioni sempre più grande e rischia di essere una miccia accesa su una polveriera i cui confini si allargano. Per questo la preghiera per la pace, in prossimità della Settimana Santa, diventa sempre più urgente, per chi ha veramente a cuore il bene dell’umanità.