RELAZIONI AUTENTICHE CON DIO

Con Dio bisogna saper rischiare e avere una relazione autentica per poter poi essere in grado di testimoniare la nostra fede. A ricordare questi concetti è stato all’udienza generale di questa mattina Papa Francesco. Nella sua cetechesi, oggi il Papa ha proseguito la riflessione sui 10 Comandamenti, in particolare sul secondo: “Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio”. L’invito è dunque a “entrare in una relazione forte” con Lui. Così come avviene con il segno della croce, che il Papa invita a insegnare ai bambini, che spesso non sanno farlo. Francesco mette, quindi, in guardia dal vivere una relazione falsa con Dio “(…) questa Parola del Decalogo è proprio l’invito a un rapporto con Dio senza ipocrisie, a una relazione in cui ci affidiamo a Lui con tutto quello che siamo. In fondo, fino al giorno in cui non rischiamo l’esistenza con il Signore, toccando con mano che in Lui si trova la vita, facciamo solo teorie”. Praticando un cristianesimo autentico, si conquista la fede dei santi, capace di toccare il cuore. E’ anche la fede dei genitori, i “santi della porta accanto”, che ci hanno trasmesso la fede. Al termine dell’udienza, il papa ha chiesto di pregare per il viaggio a Dublino il 25 e 26 agosto, per l’Incontro Mondiale delle Famiglie.