Sacerdoti, fonti di tenerezza in confessionale

Questa mattina Papa Francesco ha incontrato in udienza i partecipanti al corso per Rettori e Formatori dei Seminari dell’America Latina.
In un discorso a braccio, il Papa ha sottolineato le doti di tenerezza, umanità e dialogo che sono richieste ai preti.
Al bravo prete non è richiesto di avere dei super poteri, ma di essere ancorato alla preghiera e di portare il Vangelo. Nel trattare con la gente, poi, il sacerdote deve essere carico di umanità, in particolare verso i più fragili e, soprattutto, nel luogo del confessionale, dove si fanno strumenti della misericordia di Dio:
“Non possiamo avere sacerdoti alla guida di una parrocchia che gridano a squarciagola, – ha detto il Papa – che sovraccaricano tutto, che vivono semplicemente di tre o quattro cose e non sanno dialogare o che sono incapaci di accarezzare un bambino, di baciare un anziano o che semplicemente non vanno a ‘perdere tempo’ a parlare con i malati, che è una perdita di tempo… No, non va bene”
E nel confessionale i preti devono essere portatori di amore:
“Dio – dice Papa Francesco – è vicino con misericordia e con tenerezza. (…) Devono essere sacerdoti che siano uomini buoni, misericordiosi ma con tenerezza.
Foto e fonte: https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2022-11/papa-discorso-a-braccio-corso-rettori-formatori-america-latina.html