Una vita dedicata ai piccoli di strada

Un uomo di Dio a servizio dei più fragili. Potremo riassumere con queste poche parole l’opera di don Giuseppe Sometti, originario di Illasi, da 50 anni in Brasile come missionario, spirato nel sonno l’altra notte per un improvviso attacco cardiaco.
Don Giuseppe, padre Josè, così come era conosciuto in Sudamerica, ordinato sacerdote nel 1965, dopo esser stato curato a Torri del Benaco e a Vangadizza, parrocchie nella provincia veronese, decise, nel 1973, di partire come fidei donum nelle comunità brasiliane del Rio Paranà, per dedicarsi alla comunità di base, alle persone in condizioni di difficoltà. Nella sua lunga opera umana e sacerdotale si prese cura delle tante persone malate psichicamente, depresse, in balia di fatture magiche. Dopo aver conosciuto la tragica situazione dei “meninos de rua” i bambini di strada di san Paolo, andò in crisi e rivide la sua opera dedicandosi completamente ai piccoli abbandonati, violati, drogati. Con il permesso dell’Arcivescovo di Sorocoba, fondò la prima comunità di accoglienza. Con l’aiuto di molte persone, da quella prima casa di accoglienza ne nacquero molte altre e venne fondata l’Associazione Nostra Signora Regina della Pace (ANSPAZ) che insieme all’associazione MEBA da risposte concrete ai piccoli di strada del Sudamerica.
Ed è proprio nella sede dell’associazione che è spirato nel sonno l’altra notte don giuseppe, un uomo che ha dedicato la vita ai piccoli di strada.