UOMINI, NON CARNE DA MACELLO

E’ terminato il viaggio di papa Francesco in Messico. Un viaggio toccante che lo ha portato a percorrere diverse tappe, un incontro con l’umanità sofferente, con i giovani, con gli Indigeni, con la devozione mariana alla Madonna di Guadalupe. Nell’ultimo appuntamento, a Ciudad Juarez, una delle città più violente del mondo, ha lanciato un appello contro la morte e lo sfruttamento. Papa Francesco ha celebrato la messa al confine tra Messico e Usa, davanti alla rete anti-immigrati, dove c’erano anche le scarpe dei migranti morti nel tentativo di attraversare la barriera di confine.

“Mai più morte e sfruttamento! – ha detto Papa Francesco che ha parlato delle piaghe e delle ingiustizie sociali: “Ingiustizia che si radicalizza nei giovani: loro, come carne da macello, sono perseguitati e minacciati quando tentano di uscire dalla spirale della violenza e dall’inferno delle droghe”.
“E che dire delle tante donne – ha aggiunto – alle quali è stata strappata ingiustamente la vita”, così come degli esseri umani schiavizzati dalla tratta:” schiavizzati, sequestrati, soggetti ad estorsione, molti nostri fratelli sono oggetto di commercio del transito umano”.