Cambiare per migliorare

A partire da lunedì 22 settembre, il palinsesto di Telepace vivrà alcuni cambiamenti significativi.
Non si tratta soltanto di spostamenti di orario, ma di scelte che nascono da un criterio preciso: gestire con attenzione le risorse economiche e umane per continuare a garantire un servizio di qualità, fedele alla missione che ci è stata affidata. Le novità principali riguardano quattro aspetti: alcuni aggiustamenti negli orari, una maggiore attenzione all’organizzazione interna, la valorizzazione di momenti già presenti nel palinsesto e, infine, l’introduzione di una nuova trasmissione che arricchirà la nostra proposta.
SANTA MESSA dalla cappella di Telepace Roma
Dal lunedì al venerdì, alle ore 9.00, torneremo a trasmettere la celebrazione dalla cappella dedicata a San Giovanni Paolo II, cuore spirituale della nostra sede romana.
ADORAZIONE EUCARISTICA in nuovo orario
Sempre nei giorni feriali, l’appuntamento con l’Adorazione Eucaristica sarà alle 15.30, un tempo prezioso di preghiera che vogliamo custodire e rendere più accessibile.
Una nuova trasmissione: FATTI E PROSPETTIVE
Lunedì, mercoledì e venerdì alle 16.30, in diretta dagli studi di Verona, prenderà il via un’ora di approfondimento sulle notizie riguardanti il Papa e la scena internazionale, con ospiti, racconti e testimonianze. Sarà replicata la sera alle 21.30 e la mattina successiva alle 9.30.
I ricordi di don Guido: I MEDAGLIONI
Subito dopo le Lodi mattutine, e in replica alle 13.00 e alle 20.00, il fondatore di Telepace, don Guido Todeschini, ci guiderà in un nuovo ciclo di ricordi, fatti e aneddoti sugli inizi della nostra storia. Un’occasione per ritrovare le radici di un’avventura che ha portato una piccola radio a diventare una TV capace di seguire il Papa nel mondo.
Queste modifiche ci ricordano che ogni passo di Telepace nasce dalla necessità di mettere a frutto al meglio ciò che abbiamo ricevuto in dono: le energie delle persone che lavorano dietro le quinte, la disponibilità dei collaboratori, la generosità dei benefattori. Usare con sapienza queste risorse significa garantire continuità a un’opera che vuole rimanere al servizio del Vangelo e vicino alle persone.