Francesco nella domenica del Battesimo del Signore: la preghiera ci fa sentire amati dal Padre

È la preghiera che ci fa sentire figli amati dal Padre. Papa Francesco lo ha ribadito all’Angelus nel giorno del Battesimo del Signore, dopo la celebrazione avvenuta nella cappella Sistina con il rito del battesimo impartito a 16 neonati figli di dipendenti vaticani. “Pregare è il modo per lasciare agire Dio in noi, per cogliere quello che Lui vuole comunicarci anche nelle situazioni più difficili, pregare per avere la forza di andare avanti”.
L’esempio – ha spiegato – ci arriva da Gesù, che pregava proprio mentre riceveva il battesimo nelle acque del Giordano. “È un grande insegnamento per noi: tutti siamo immersi nei problemi della vita e in tante situazioni intricate, chiamati ad affrontare momenti e scelte difficili che ci tirano in basso. Ma, se non vogliamo restare schiacciati, abbiamo bisogno di elevare tutto verso l’alto”.
La preghiera – ha aggiunto Francesco – ci permette di stabilire una relazione diretta con il Signore. La preghiera apre il cielo: dà ossigeno alla vita, dà respiro anche in mezzo agli affanni e fa vedere le cose in modo più ampio. Un legame che comincia con il battesimo. Ecco perché è importante ricordare la data in cui ciascuno di noi ha ricevuto questo sacramento: “è la nostra rinascita, il momento nel quale siamo diventai figli di Dio con Gesù”.
“Significa ricevere l’identità cristiana”, ha spiegato in precedenza durante la breve omelia pronunciata a braccio a margine della messa nella Cappella Sistina. E questo implica un supporto costante al fianco dei piccoli da parte dei genitori, dei padrini e delle madrine. “Questo è il vostro lavoro durante la vita: custodire l’identità cristiana dei vostri figli. È un lavoro di tutti i giorni, farli crescere con la luce che oggi riceveranno”.