I Canti delle Salite – SALMO 122,123
SALMO 122: L’INDICIBILE GIOIA DELL’ARRIVO A GERUSALEMME I primi due versetti del salmo (prima strofa) esprimono la profonda emozione del pellegrino, l’indicibile gioia pregusta già all’annuncio del pellegrinaggio («Quale gioia quando mi dissero: Andremo alla casa del Signore!», gioia incontenibile all’arrivo: «Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme!» (vv. 1-2). Siamo invitati a “entrare” in questo clima gioioso che dovrebbe caratterizzare tutta la nostra vita: gioia perché siamo in cammino verso “la casa del Signore”!
SALMO 123: OCCHI RIVOLTI AL SIGNORE Il tempio di Gerusalemme, la «Casa del Signore», non è solo la meta gioiosa dell’incontro con Dio, è anche il luogo della speranza di chi lo invoca. Ecco allora che la comunità di Israele, sofferente per l’oppressione dei nemici (vv. 3-4) si presenta idealmente al trono del grande Sovrano che rende giustizia al povero e rialza lo sguardo di chi si sente prostrato e umiliato.