I Canti delle Salite

I Canti delle Salite – SALMO 127, 128, 129

In questa puntata Suor Elena Bosetti commenta i salmi 127 ‘Se il Signore non costruisce la casa’, 128 ‘Come virgulti d’ulivo’ e 129 ‘Molta guerra mi hanno fatto’ .

Salmo 127: SE IL SIGNORE NON COSTRUISCE LA CASA… Il Sal 127 – l’ottavo Canto delle Salite – parla di «casa» (v. 1) con implicita allusione al «tempio», costruito da Salomone. Possiamo articolare questo salmo in due strofe: – la prima (vv. 1-2) esprime la vanità della fatica umana senza l’azione di Dio; – la seconda (vv. 3-5) presenta invece la fecondità dell’esistenza con la benedizione di Dio.

Salmo 128: COME VIRGULTI D’ULIVO Il Sal 128 è un “gemello” del precedente: può essere letto come benedizione della famiglia che teme Dio. «Il quadro familiare fa pensare a una benedizione per un matrimonio, inserita in seguito in una liturgia di benedizione per tutti i fedeli del Signore, che vengono in pellegrinaggio a Gerusalemme. Il Sal 128, come il precedente, è classificato tra i poemi sapienziali» Salmo

129: MOLTA GUERRA MI HANNO FATTO… Il Sal 129 ha in comune con il Sal 124 l’espressione «lo dica Israele» (124,1 = 129,1). Come si articola? Si compone di un invito liturgico (v. 1); di un ricordo della sofferenza personale e comunitaria (vv. 2-4); di una preghiera per Sion (ai prevaricatori si augura una punizione esemplare: vv. 5-8a), e si conclude con una benedizione sui pellegrini.

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